Sanitario Agroalimentare
I settori agroalimentare e sanitario/ospedaliero sono due settori che in Italia sono sottoposti a particolari normative, pertanto le calzature di questi settori devono rispettare determinati standard qualitativi e di sicurezza perché possano essere utilizzate nei rispettivi ambienti di lavoro.
Settore Agroalimentare
La normativa antinfortunistica per questa categoria pretende che in ambienti determinati, quali le cucine e laboratori alimentari in genere, la calzatura debba avere determinati requisiti. L'elemento principale che caratterizza queste scarpe è indubbiamente il puntale rinforzato, che può essere realizzato in tre metalli diversi: acciaio, alluminio o composito, in ordine decrescente di peso. Le calzature con il puntale composito, oltre ad essere la soluzione più leggera, possono essere anche considerate metal free. La caratteristica comune a tutti i puntali è quella, richiesta da legge, di essere in grado di resistere, senza deformarsi, se sottoposti ad una forza di 200 joule, pari alla forza che sarebbe esercitata sul piede da un peso di circa venti chili che cade da un metro di altezza.
Un altro elemento che deve essere tenuto presente al momento della scelta della scarpa è la suola che deve necessariamente essere antiscivolo ed antiolio, nonché antistatica, per garantire al lavoratore la più assoluta sicurezza nel contatto con i vari macchinari di lavorazione.
In gergo queste calzature sono definite anche semplicemente scarpe bianche, proprio per il colore predominante, in maniera praticamente assoluta. Il bianco difatti permette di rilevare in maniera immediata residui di sporco che devono essere rimossi. Per questo motivo un elemento apprezzabile in queste calzature è la possibilità di lavarle ad alte temperature.
L'ultimo, ma non per importanza, dei requisiti da ricercare in una scarpa per uso alimentare è quello della comodità: il lavoratore di questo settore si trova a fare lunghi turni restando per lo più in piedi, per questo l'altezza del tacco e la traspirazione dei tessuti diventano elementi essenziali.
Calzature da lavoro sanitarie
Come per le calzature del settore agroalimentare, anche quelle del settore ospedaliero, sanitario ed infermieristico devono rispettare dei requisiti di sicurezza e protezione. In questo caso, l'elemento primario che assume rilievo è indubbiamente quello dell'igiene, in considerazione dell'ambiente e della facilità di contaminazione.
Per gli zoccoli per sala operatoria, i requisiti sono quelli di protezione da agenti batterici ed infettivi. Per questo motivo è consigliabile utilizzare zoccoli con aperture laterali, che permettono la circolazione dell’aria, ma proteggono il piede dalla eventuale caduta di liquidi. Proprio per garantire la pulizia e la sterilizzazione della calzatura, questi zoccoli vengono realizzati in polimeri altamente resistenti alle alte temperature, cosa che li rende idonei per essere sottoposti ad un alto numero di cicli di lavaggio e sterilizzazione in autoclave.
Al di fuori della sala operatoria le esigenze di igiene non sono altrettanto stringenti, quindi possono esser utilizzate anche altre calzature come gli zoccoli in pelle, uomo e donna, oppure le scarpe ospedaliere chiuse, che possono dare una maggiore traspirazione al piede ed un maggior comfort rispetto allo zoccolo da sala operatoria.
In tutte queste calzature è inoltre necessario prestare attenzione all'altezza del tacco, che se compresa fra i 3,5 ed i 4,5 cm di altezza può dare un maggior scarico delle tensioni di spalle, schiena e gambe.
Sebbene anche nei settori ospedaliero ed infermieristico il colore predominante sia il bianco, gli zoccoli per sala operatoria si possono trovare in varie tonalità che, ove permesso dalla struttura, possono essere utilizzate per personalizzare la propria divisa da lavoro.
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